Panoramica sullo stato dell’arte
del cortometraggio animato italiano di
Emiliano Fasano
In Italia non esiste un vero mercato per il corto animato. Né
in televisione (tematica o generalista che sia), né in
sala. Gli animatori affiancano ai loro corti, spesso autoprodotti,
lavori per il web, per l’illustrazione grafica, per la pubblicità.
La produzione di cortometraggi, quasi sempre indipendente e autofinanziata,
rimane una indiscussa palestra per l’uso di tecniche sperimentali
e per l’elaborazione di una vena narrativa e umoristica.
Gli studi italiani di animazione avevano sviluppato, fra gli anni
Cinquanta e Settanta, una notevole capacità produttiva,
pur nei limiti della committenza pubblicitaria televisiva (Caroselli).
Quando queste formule alla fine degli anni Settanta svanirono,
l’animazione italiana registrò una stasi produttiva
e creativa.
Gli anni Ottanta hanno registrato una quasi totale mancanza di
prodotti di animazione: gli animatori emersi in quegli anni erano
perlopiù esclusi da esperienze di mercato, costretti a
realizzare i loro film in totale autonomia e propensi all’uso
di tecniche puramente autoriali e necessariamente low cost.
La ripresa iniziata negli anni Novanta, in particolare con le
produzioni di lungometraggi (La freccia azzurra, La gabbianella
e il gatto, Momo alla conquista del tempo, Aida degli alberi,
Johan Padan a la descoverta de le Americhe, Opopomoz, Totò
Sapore e la magica storia della pizza) e di serie televisive realizzate
da studi d’animazione italiani (De Mas, Bozzetto, Laganà),
ha permesso la valorizzazione di talenti e di nuove professionalità,
certamente stimolata dal rapporto tra la nascente industria e
la ricerca sperimentata nei corti autoprodotti degli anni precedenti.
La recente produzione italiana di cortometraggi si inserisce in
questo proficuo rapporto tra industria e autorialità, tra
investimenti e sperimentazione, e comprende il corto cinematografico,
il prodotto per il web, lo spot pubblicitario, il videoclip musicale,
la sigla tv, l’applicazione multimediale, la video-installazione.
Asifa Italia, sezione italiana dell’Association International
du Film d’Animation (AS.I.F.A. legata all’UNESCO e
diffusa in 60 paesi), organismo che rappresenta gli autori e i
professionisti del cartoon italiano e che promuove l’animazione
in tutte le sue forme e le sue tecniche, propone un’ampia
panoramica sulla più recente produzione di cortometraggi
animati italiani presentando le migliori opere degli ultimi anni
e gli autori emergenti.
I nomi nuovi che si affiancano ai grandi “vecchi”
dell’animazione italiana e che proseguono la loro tradizione
sono Mario Addis, Maurizio Forestieri, Roberto Catani, Joshua
Held, Saul Saguatti, Annalisa Corsi, Alvise Renzini, Ursula Ferrara,
Daniele Lunghini, Gianluigi Toccafondo.
Accanto a questi autori esiste una realtà di giovani animatori
in grado di sfruttare il fenomeno della democratizzazione della
tecnologia e a cui il Centro Sperimentale di Cinematografia prova
a dar voce e mezzi con il Dipartimento di Animazione di cui viene
presentato un breve show reel introdotto da Chiara Magri, responsabile
della didattica.
I film
Il mito dell’androgino
(dal Simposio di Platone)
di Laura Fiori
3’ 15”, pittura su carta e computer grafica 2D, 1998
La rivolta degli androgini, esseri doppi formati da due sessi, provoca
l’ira di Zeus che li separa creando così due esseri
dall’unico originario. Da allora per gli esseri umani uno
degli scopi fondamentali per realizzare la propria esistenza è
trovare “la propria metà”. Il film fa parte di
una serie di corti prodotti per Rai Educational che si ispirano
a grandi capolavori dell’ingegno umano.
Laura Fiori (Casale Monferrato, Al, 1949), autrice d’animazione
e art director affianca la libera professione all’attività
di insegnamento. E’ stata fra i soci fondatori della società
La Lanterna Magica di Torino. Ha realizzato corti, sigle, film di
comunicazione sociale ed ha sviluppato progetti di serie animate
con una costante attenzione alla ricerca di nuove tecnologie per
l’animazione.
Un giorno sì,
un giorno no
di Fusako Yusaki
4’ 30”, plastilina, 1998
Le immagini in plastilina si trasformano nella forma e nel colore
in nuove immagini creando impensabili rapporti di relazione.
Fusako Yusaki (Giappone, 1937) è animatrice della plastilina,
scultrice, illustratrice. L’artista giapponese è affermata
in Italia fin dai tempi dei suoi celebri Caroselli. Il piacere di
animare, di manipolare, il gioco della trasformazione sono all’origine
del suo cinema di grazia e poesia.
Le città invisibili
di Manfredo Manfredi
4’ 18”, pittura su carta, 1998
Liberamente tratto dall’omonima opera di Italo Calvino, è
stato prodotto per il progetto Mondo3 di Rai Educational che si
propone di realizzare un museo virtuale che raccolga le opere più
alte del pensiero e dell’arte umana.
Manfredo Manfredi (Palermo, 1934) è animatore, pittore e
illustratore: il fascino della trasformazione delle sue immagini
nel tempo della narrazione e la bellezza classica del suo talento
grafico lo hanno consacrato come uno dei maestri riconosciuti dell’animazione
mondiale.
Foreste – Palazzi
– Discarica
di Annalisa Corsi, Maurizio Forestieri
3 x 1’ 30”, pittura ad olio su vetro, 1999
Tre cortometraggi in animazione per la Campagna di sviluppo umano
promossa da Rai Educational. I tre soggetti hanno come guida tre
affascinanti canti indiani. È una riflessione sul rapporto
uomo-natura: le foreste bruciano sotto i colpi dell’uomo,
le città crescono improvvise intorno ai prati, i tronchi
degli alberi diventano facciate di palazzi, gli uccelli non cantano
più in armonia ma voraci si rubano il pasto di una discarica
a cielo aperto.
Annalisa Corsi (Macerata, 1973), dopo gli anni della formazione
presso l’Istituto Statale d’Arte di Urbino, poi frequentando
Ipotesi Cinema, la scuola fondata da Ermanno Olmi, nel 1997 si diploma
al Centro Sperimentale di Cinematografia. In seguito collabora alla
realizzazione di serie tv e lungometraggi. Per Marco Bellocchio
crea gli inserti in animazione per il lungometraggio L’ora
di religione.
La materia
di Mario Addis
2’, disegno su carta, 1999
Film sul rapporto tra alunni e insegnanti vissuto claustrofobicamente
tra le quattro mura di un’aula scolastica.
Mario Addis (Sassari, 1961) è animatore, illustratore e cartoonist
alla continua ricerca di innovazione nel segno e nell’animazione:
un enfant terrible del cartoon italiano. E’ anche uno dei
più apprezzati direttori d’animazione per le produzioni
italiane per il cinema, sua l’animazione del Johan Padan di
Giulio Cingoli e Dario Fo.
Essere morti o essere
vivi è la stessa cosa
di Gianluigi Toccafondo
3’ 40”, pittura su carta, 2000
«L’esigenza della metamorfosi, come in una grande aspirazione
di tutto a diventare altro, come per una (attualissima) insoddisfazione
delle scarse e fiacche forme in cui siamo stampati dalla biologia
e dalla storia, dalla società e dalla cultura» (Goffredo
Fofi). “Essere vivi o essere morti è la stessa cosa”
è il cartello finale de La terra vista dalla luna, episodio
diretto da Pasolini per il film Le streghe (1966).
Gianluigi Toccafondo (San Marino, 1965) è uno dei più
apprezzati artisti del cinema d’animazione a livello internazionale.
Ha realizzato numerosi cortometraggi in Italia e in Francia. Intensa
è anche la sua attività come autore di sigle, titoli
e film pubblicitari: dalle figurine satiriche di Avanzi, alla sigla
per la Mostra del Cinema di Venezia, dalle pubblicità per
Molinari, alle elaborazioni grafiche per la Fandango.
Il vitello d’oro
di Alvise Renzini
4’ 30”, tecnica mista, 2000
Il cortometraggio è ispirato all’episodio biblico del
Vitello d’oro: il vitello è una falsa divinità,
una maschera applicata al volto del vero Dio dell’idolatria
dei popoli. Il film evoca la storia di quel culto e della vendetta
di un Dio sul suo popolo. Il film è stato realizzato incidendo
e graffiando l'emulsione di pellicola 35mm, e dipingendo con acquerelli
e tempere su pellicola 35mm trasparente. Il materiale è stato
poi telecinemato e corretto elettronicamente.
Alvise Renzini è nato a Bologna nel 1971. Ha studiato al
DAMS di Bologna e ora lavora come pittore e artista visivo. Le sue
opere, unione di pittura e computer grafica, sono state esposte
in mostre personali e collettive. Il vitello d’oro ha vinto
il premio della critica al Festival Internazionale di Cinema d’Animazione
di Hiroshima 2000.
Utopia
di Marco Marchetti
10’, stop motion, 2000
Un omicidio viene consumato all'interno di un teatro. Quattro i
sospettati: Alma, Fred, Eddi e un giornalista.
Marco Marchetti (Cento, Fe, 1981) si diploma presso l’Istituto
d’Arte di Modena e frequenta il Dipartimento di Animazione
del Centro Sperimentale di Cinematografia. Utopia dopo aver vinto
il premio come miglior film italiano al festival Maremetraggio (Trieste,
2002) e il concorso nazionale Cortopotere (Bergamo, 2003), è
stato acquistato dalla rete televisiva Studio Universal.
Le foto dello scandalo
di Daniele Lunghini, Andrea Zuelli
7’, computer grafica e animazione 3D, 2000
New York anni ’40. Un fotografo scatta una foto che riprende
un politico in intimità con una sua amante. Scoppia lo scandalo.
Il politico, furioso, tenterà di eliminarlo. Il corto si
ispira alle atmosfere e all’arte di Wegee, foto-reporter che
sovverte le regole della fotografia di cronaca. Quello che stupisce
non è la trama ma il modo di realizzazione trattandosi di
un unico piano-sequenza. L’abilità tecnica e l’originalità
della realizzazione risiedono nel dare soluzioni di continuità
unendo la fissità dell’immagine fotografica al progresso
dell’azione nel rispetto del continuum narrativo.
Daniele Lunghini (Roma, 1967) è regista di videoclip e cortometraggi,
illustratore e copywriter. Diego Zuelli (Reggio Emilia, 1979) è
artista, animatore e video-maker. Oltre a numerosi premi internazionali,
Le foto dello scandalo ha vinto il Grand Prix al World Animation
Celebration di Hollywood. La CalArts, l’Università
di animazione e arti visive Disney, fondata nel ’61 da Edna
Disney, lo ha inserito, unico italiano, nel programma dei migliori
corti indipendenti di animazione degli ultimi anni.
Life from Pluto
di Saul Saguatti,
7’ 40”, tecnica mista, 2000
Esperimento di animazione sperimentale con l’utilizzo di materiale
girato in super8 e interventi manuali elettronici che riproducono
le onde elettromagnetiche nel vuoto. Il lavoro nasce dall’assemblaggio
di circa 80 loop, pensati per vivere sia in associazione analogica,
sia come micro opera autonoma (o in sequenza casuale). Il cortometraggio
ha vinto il Festival dei Castelli Animati ed è stato selezionato
per il Cartoon d’Or 2001.
Saul Saguatti (San Giovanni Persiceto, Bo, 1966) inizia a occuparsi
di animazione e videoarte fin da giovanissimo, realizzando elaborazioni
grafiche per la televisione, animazioni dirette su pellicola cinematografica
e computer grafica 2D. I girati tradizionali in video o pellicola
con attori e fondali si miscelano a tecniche d’animazione
sperimentali.
Sinphonia
di Maurizio Forestieri
7’, disegno animato a fasi su acetati colorati ad acquerello,
2001
Sulle note de Il barbiere di Siviglia di Rossini un’orchestra
e un corpo di ballo animalesco mettono in scena il trionfo della
natura. L’idea è un pretesto per giocare con Rossini
e il colore ma il cortometraggio è anche un omaggio all’animazione
di Fantasia di Walt Disney.
Maurizio Forestieri (Palermo, 1961) si è diplomato con Giulio
Gianini al Centro Sperimentale di Cinematografia. La sua attività
si sviluppa attraverso numerose collaborazioni creative e artistiche
alle migliori produzioni italiane per il cinema e la televisione.
Nel 2003 firma la regia del suo primo lungometraggio, Totò
Sapore e la magica storia della pizza, prodotto da Lanterna Magica
con Medusa.
Basmati
di Saul Saguatti
7’ 30”, tecnica mista, 2002
Divertimento in pittura elettronica, un'evoluzione libera su base
astratta, la velocità e la praticità digitale abbinata
ai segni manuali, alle linee istintive. Un lavoro che nasce dal
desiderio di convertire istinti pittorici in animazione, mantenendo
l’istintività della pittura e la dinamicità
del movimento.
La funambola
di Roberto Catani
6’ 26”, pastelli e gessi su carta nera, 2002
Lettere intrise di parole mute raccontano la vita di una giovane
donna sulle note delle musiche di Norman Roger. L’innamoramento,
il matrimonio e la maternità, percepita come un sogno dentro
cui rifugiarsi, che scrive sul corpo della donna la storia sua e
quella dell’uomo che ha scelto. Le immagini di una vita corrono
dietro gli occhi chiusi della donna che, ferma davanti al mare,
sente un bisogno di leggerezza.
Roberto Catani (Jesi, An, 1965) insegna all’Istituto d’arte
di Urbino dal 1989. E’ uno dei più interessanti autori
d’animazione italiani della nuova generazione. Nel 1995 anima
il suo primo corto Il pesce rosso, nel 1998 realizza La sagra. La
funambola ha ottenuto la menzione speciale per le sue qualità
artistiche al Festival Internazionale del Cinema d’Animazione
di Annecy, il premio speciale al Festival di Hiroshima e la nomination
per il Cartoon d’Or.
La partita
di Ursula Ferrara
4’, pittura ad olio, 2002
Spettatori del gioco e della vita degli altri, ci accade di guardare
e non vedere, di sentire a tratti il frastuono e le voci, mentre
il pensiero corre verso una felicità passata, un desiderio
non raggiunto, un dolore non sepolto o semplicemente verso noi stessi.
Ognuno entra ed esce dalla propria mente seguendo il ritmo della
partita.
Ursula Ferrara (Pisa, 1961) si diploma all’Istituto d’Arte
a Firenze nel 1982. Due anni dopo il suo primo corto animato, Lucidi
folli, vince il Gabbiano d’Argento al Festival del Cinema
Indipendente di Bellaria. Seguono Congiuntivo futuro, Amore asimmetrico,
Nastro d’Argento 1991, e Come persone, tutti disegnati in
bianco e nero. Quasi niente è il primo film a colori, cui
segue Cinque stanze. La partita ha vinto la sezione cortometraggio
italiano del Torino Film Festival 2003.
Moon
di Andrea Pierri
3’ 55”, pittura, carboncino, computer grafica 2D, 2003
Ogni notte la stessa cosa. La luna splendeva in alto ma il lupo
non riusciva a vederla. La pioggia lavava via i ricordi. Un po’
di pioggia non ha mai fatto male a nessuno. Anteprima nazionale.
Autoproduzione di Andrea Pierri (Torino, 1968), questo breve cortometraggio
è stato selezionato in concorso al Festival Internazionale
del Film d’Animazione di Annecy 2004.
XXX
di Vincenzo Gioanola
12’, Macromedia Flash, 2003
Ironica re-interpretazione dei titoli dei film vietati ai minori.
Anteprima torinese dell’ultimo cortometraggio animato di Vincenzo
Gioanola presentato all’ultima edizione del Festival dei Castelli
Animati di Genzano (Roma).
Vincenzo Gioanola (Casale Monferrarato, Al, 1955) è autore
d’animazione, illustratore e musicista. E’ docente al
Dipartimento di Animazione della Scuola Nazionale di Cinema. Ha
realizzato numerosi corti d'animazione con la tecnica particolarissima
del disegno e incisione diretta sulla pellicola, con interesse verso
lo stretto rapporto tra immagine e suono. Nei suoi ultimi lavori
fa uso delle nuove tecnologie, in particolar modo di Macromedia
Flash, privilegiando anche in quest’ambito il rapporto immagine-suono.
Olympics
di Bruno Bozzetto
3’ 53”, Macromedia Flash, 2003
Parodia degli sport olimpici realizzata dalla matita (e dal mouse)
di Bruno Bozzetto. Il cortometraggio è stato presentato nella
sezione Film per Internet al Festival Internazionale del Cinema
d’Animazione di Annecy 2003.
Bruno Bozzetto (Milano, 1938) con i disegni animati ha fatto di
tutto: film per le sale, cortometraggi, pubblicità, divulgazione
scientifica, serie per la TV, il produttore, il distributore, lo
sperimentatore, l’umorista, il fustigatore di costumi, con
grande successo di pubblico e di critica. Bozzetto è uno
dei più noti ed amati autori d’animazione nel panorama
mondiale, amato dai “disneyani” come dagli “averiani”,
dai fautori più intransigenti dell’animazione d’autore
come dai più filo-nipponici fanatici di anime.
Heterogenic
di Raimondo Della Calce, Fabio Dreossi, Primo Dreossi
9’, animazione 3D, 2003
La storia di uno scienziato un po’ matto che riuscì
nel suo intento con un piccolo aiuto… della fortuna.
Tratto da un soggetto di Fabio Dreossi (Torino, 1969), regista e
creativo, Heterogenic è un cortometraggio interamente realizzato
in grafica 3D ad opera di Primo Dreossi (Torino, 1943), direttore
della fotografia con esperienza trentennale in campo cinematografico,
e Raimondo Della Calce (Salerno, 1973), animatore e graphic designer
ai quali, fin da subito, si è aggiunto Antonio Calò,
già disegnatore per La gabbianella e il gatto e Aida degli
alberi, che si è occupato della modellazione dei personaggi
e della stesura degli storyboard. Gianluca Vacha e Marco Furlani
hanno curato la sonorizzazione del film. Heterogenic ha partecipato
a numerosi festival ricevendo premi e riconoscimenti (Genova Film
Festival, Venezia Circuito Off, Giffoni Film Festival, Arcipelago,
Anima Mundi, Animago, Virtuality) ed è stato programmato
sui canali Mediaset nell’autunno 2003.
Bush mio caro bush
di Joshua Held
3’ 40”, Macromedia Flash, 2003
Gino il Pollo, dissacrante gallinaceo canterino creato dalla fantasia
di Andrea Zingoni e dalla matita di Joshua Held, è il protagonista
di una gustosa rivisitazione di Miss, mia cara Miss di Antonio De
Curtis, in arte Totò.
Joshua Held, fiorentino classe 1967, è disegnatore, cartoonist,
grafico pubblicitario e web. Dall’inizio del 2001, con Andrea
Zingoni, disegna ed anima il personaggio di Gino il pollo, interprete
di irriverenti parodie musicali programmate sul canale web di MyTV,
che diventerà il protagonista di una serie televisiva, interamente
realizzata in Flash.
Ladilui
di Francesco Vecchi
9', stop motion, 2003
Una rosa scappa dal suo gambo attraverso gli spazi di una vecchia
fattoria.
Francesco Vecchi (Parma, 1975), studente presso il Centro Sperimentale
di Cinematografia, ha ricevuto premi e riconoscimenti per i suoi
cortometraggi in diversi festival nazionali (Arcipelago, Videovideo,
Cortopotere, Flash Festival, Animoweb) e internazionali (Animamundi,
Bitframe-Brasile, Senef-Corea). Ladilui ha vinto il Premio Speciale
della Giuria al Festival dei Castelli Animati 2003.
Woodsroads
di Saul Saguatti
3’ 30”, tecnica mista, 2004
Incontro tra animazione, grafia e fotografia. Nasce come progetto
composito, differenziando l’edit finale su tre prodotti diversi:
un clip, un cortometraggio, un live. Il progetto si sviluppa sul
lavoro a passo uno di Burt Sailer su 8000 scatti di cinque città
europee (Liverpool, Lipsia, Roma, Palermo, Bologna) che si fondono
nel creare un’unica visione di città europea, tra edifici
storici associati ad architetture moderne e periferie cementificate,
a boschi e campagne elettrificate da tagli di luce incontrollati.
Anteprima nazionale.
Love cube
di Donato Sansone
3’, computer grafica e animazione 3D, 2004
Cruda descrizione di una storia d’amore, allo stesso tempo
particolare e universale, i cui protagonisti sono due cubi. Girando
e muovendosi mettono in mostra differenti facce dando vita ad un’animazione
di frames che è la cifra stilistica del film.
Donato Sansone (Bella, Sa, 1974), studente presso il Centro Sperimentale
di Cinematografia – Dip. Animazione, è autore di questo
breve cortometraggio selezionato in concorso al Festival Internazionale
del Film d’Animazione di Annecy 2004.
I corti animati del
Centro Sperimentale di Cinematografia (Dip. Animazione)
Interviene: Chiara Magri (responsabile della didattica)
Il Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale
di Cinema ha istituito a Torino il Dipartimento di Animazione nel
2001, con il supporto della Regione Piemonte. La Scuola di cinema
d’animazione, sulla collina di Chieri, è un campus
residenziale che ammette ogni anno su concorso 16-18 allievi. Propone
un curriculum triennale di specializzazione in animazione per il
cinema, la televisione e nuovi media con tecniche tradizionali,
digitali e sperimentali. La frequenza è obbligatoria, l’iscrizione
è gratuita. La formazione prevede corsi e seminari di materie
teoriche, tecniche e progettuali tenuti da professionisti e artisti
del cinema e dell’animazione, esercitazioni su progetto, la
produzione di film di diploma e stage in studi e aziende di produzione
e post-produzione.
(DOCUMENTARIO FUORI SEZIONI)
Un frammento di cinema
ideazione: Rodolfo Colombara, Emanuela Peyretti
riprese e montaggio: Rodolfo Colombara
musiche: Skarabazoo
interviste: Cristiano Bortone, Mimmo Calopresti, Guido Chiesa, Paolo
De Vita e Mimmo Mancini, Nina Di Majo, Davide Ferrario, Daniele
Gaglianone, Dario Migliardi, Luca Miniero e Paolo Genovese, Marco
Pozzi, Eros Puglielli, Silvio Soldini, Gianluca Maria Tavarelli,
Roberta Torre, Enrico Verra, Gianni Volpi.
produzione: GA.TA di Rodolfo Colombara, Emanuela Peyretti, in collaborazione
con AIACE, Italia, 2004
formato: video, col., 60’
Dalla generazione nata negli anni ’80 (Chiesa, Tavarelli,
Gaglianone, Calopresti, Archibugi) fino a quella più recente
(Di Majo, Miniero e Genovese, Puglielli), i registi italiani nati
con le forme di comunicazione breve, sono messi a confronto sul
loro rapporto e sulla loro visione del cortometraggio in Italia.Rodolfo
Colombara (Torino, 1978) e Emanuela Peyretti (Torino, 1978), entrambi
laureati in Storia e Critica del Cinema, negli ultimi anni hanno
lavorato alla realizzazione di vari cortometraggi, spot e videoclip.
Tra gli altri, Lo ska nel mare (videoclip, 2003) e Racconta, Nemmeno
il destino te lo può impedire (backstage del film Nemmeno
il destino di Daniele Gaglianone, in lavorazione).
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